
La Parrocchia di San Giorgio Martire, situata nel cuore di Sanguinetto, ha una storia ricca e affascinante che risale al XIV secolo. La prima menzione di una chiesa a Sanguinetto risale al 1384, quando era una cappella filiale della pieve di Casaleone. Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito diverse trasformazioni e ricostruzioni.
Nel 1802, la vecchia chiesa, ormai inadatta a soddisfare le esigenze della crescente popolazione, fu demolita. Al suo posto, grazie al progetto dell’architetto veronese Giovanni Cannella, fu costruita l’attuale chiesa in stile neoclassico, completata nel 1826 e consacrata il 3 maggio 1835 dal vescovo di Verona Giuseppe Grasser.
Tra i grandi artisti che operarono tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX, spicca il pittore veronese Gaetano Miolato. Fu chiamato a Sanguinetto nel 1925 dal parroco don Antonio Romagnoli, per realizzare un ciclo di affreschi di grande valore artistico. Miolato, che vantava già esperienze significative a Roma e Genova, decorò la chiesa con 14 affreschi ispirati al martirio di San Giorgio, patrono della parrocchia, mostrando una notevole capacità interpretativa e creatività.
L’opera più imponente, Il martirio di San Giorgio, è situata nel catino absidale. Questo affresco colpisce per il gioco di luci e colori, in particolare nella rappresentazione degli angeli, un elemento ricorrente nei lavori di Miolato, come si può osservare anche nella chiesa di Villa d’Adige. Ai lati dell’altare maggiore troviamo due altri affreschi: La Moltiplicazione dei pani e L’Ultima Cena, quest’ultimo ispirato a Moretto, pittore bresciano. Completano la zona presbiteriale le raffigurazioni dei profeti Davide, Ezechiele, Isaia e Zaccaria nelle quattro vele della volta.
Miolato ha inoltre decorato le stazioni della Via Crucis, ispirandosi al pittore Ugolini ma mantenendo una visione personale e originale. Il suo progetto prevedeva anche affreschi sulla facciata esterna della chiesa, mai realizzati per motivi economici e stilistici.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
A pochi passi dal castello di Sanguinetto sorge la chiesa di Santa Maria delle Grazie, insieme al convento annesso. Questo complesso, costruito probabilmente nei primi anni del Seicento e gestito dai frati Minori fino al 1769, presenta affreschi di grande interesse storico e artistico.
Il chiostro centrale conserva lunette affrescate, alcune risalenti al XVII secolo, recuperate grazie a un attento restauro. I dipinti rappresentano episodi della vita di Sant’Antonio da Padova,mentre il refettorio ospita 19 lunette con immagini di santi francescani e della Madonna Annunciata.
L’Oratorio delle Tre Vie
Lungo la strada che collega Cerea a Nogara si erge l’Oratorio delle Tre Vie, costruito nella prima metà del Settecento come punto di riferimento spirituale e viario. La comunità di Sanguinetto, devota a un’immagine della Madonna presente in un capitello del luogo, ottenne le autorizzazioni necessarie per edificare l’oratorio, dedicato alla Vergine Maria, che ancora oggi testimonia la fede e la storia locale.